Fondo per il sostegno degli Artigiani. Aiuti in Campania per 40mila lavoratori e 35mila aziende

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Un accordo, siglato il 30 giugno 2015, tra Cgil, Cisl e Uil regionali e le quattro Federazioni dell’Artigianato (Casartigiani, Confartigianato, Cna, Claai) ha reso operativo in Campania il Fondo Bilaterale per il Sostegno al reddito degli Artigiani (FSBA, nell’acronimo).

Il Fondo, costituito di recente a livello nazionale, in pratica integra e sostituisce la cassa integrazione in deroga, sulla base della riforma Fornero del mercato del lavoro.

Si tratta in sostanza di una sorta di «Cassa integrazione mutualistica» fatta in house che permette di usare al meglio le risorse della bilateralità e di indirizzarle verso uno scopo oggi prioritario, il sostegno di chi è colpito dalla crisi. Si stima che potranno essere diverse migliaia di lavoratori operanti in aziende campane in difficoltà ad arrivare a godere di tale strumento, sempre che il Governo rifinanzi la parte di competenza pubblica. In sintesi il Fondo interverrà a coprire il 20% e l’INPS l’80% del sostegno ai lavoratori dipendenti in caso di riduzione o sospensione dell’attività lavorativa. L’INPS non erogherà prestazioni in assenza del versamento FSBA

In Campania, il FSBA vede un potenziale bacino di circa 40mila lavoratori e oltre 35mila imprese.

Il FSBA interverrà quindi anche sul territorio campano per coprire, d’intesa con INPS e con le regole previste dall’Aspi, le sospensioni dal lavoro per quelle aziende Artigiane in crisi che continuano ad avere cali di mercato o di commesse. Il Fondo potrà riconoscere sospensioni fino a 90 giornate di calendario da qui a fine anno, anche in modo spezzettato e non continuativo, per i lavoratori coinvolti da tali crisi. Potranno altresì accedere al sostegno solo le aziende iscritte e in regola con i versamenti all’EBAC – Ente Bilaterale Artigianato della Campania.

«L’Accordo – hanno commentato il presidente dell’Ente Bilaterale dell’Artigianato della Campania Fabrizio Luongo e il vice presidente Giuseppe Ferrara – dimostra la concretezza e l’utilità della bilateralità e della contrattazione, perché permette di dare un sostegno e una tutela concreta proprio ora che la cassa in deroga si sta esaurendo. Va riconosciuto alle Parti Sociali un lavoro importante svolto per non abbandonare quelle imprese e quei lavoratori che ancora si dibattono nella crisi che ha colpito l’Artigianato in tutte le sue 250 professioni».

L’Accordo sul FSBA ha dimostrato una volta di più che il Sindacato, quando dialoga bene con le controparti e sa agire con coraggio, genera soluzioni utili non solo chiedendo allo Stato, ma dando propri strumenti e soluzioni.

L’intesa sottoscritta nella sede dell’EBAC il 30 giugno è una iniziativa che risponde, seppur transitoriamente, al prossimo passaggio dalla cassa in deroga all’avvio dei nuovi ammortizzatori sociali “universali” obbligatori da gennaio del prossimo anno, per le piccole imprese e gli Artigiani per i quali si prevedono tre tipi di fondi: alternativi (già esistenti), settoriali presso l’INPS, e il fondo di integrazione salariale.

“Confidiamo nel prezioso ruolo ricoperto dai consulenti del lavoro” – concludono Fabrizio Luongo e Giuseppe Ferrara – “loro il compito e la responsabilità dell’adempimento per le imprese Artigiane assistite, le imprese aderenti alla Bilateralità, codice EBNA sull’F24, avranno automaticamente adempiuto agli obblighi di adesione al FSBA, infatti l’adesione al Fondo non prevede aggravi per le imprese, poiché rientrante già nella quota di adesione alla bilateralità pari a 125,00 euro annui per ogni lavoratore dipendente, frazionata in quote mensili di euro 10,42, mentre la quota per i dipendenti part-time sino a 20 ore settimanali è ridotta a 5,21 euro mensili”.

L’EBAC – Ente Bilaterale Artigianato della Campania – provvederà ad erogare le prestazioni FSBA svolgendo funzioni di assistenza tecnico-pratica per le imprese ed i lavoratori.

In allegato: Decreto del Ministro del Lavoro n° 86986 del 9 gennaio 2015 (G.U. n°56 del 09.03.2015) “Fondo di Solidarietà Alternativo per l’Artigianato” istituito ai sensi dell’art. 3 comma 14 della legge n°92/12 e costituito dalle Parti Sociali nazionali: Cgil, Cisl, Uil, Confartigianato, Cna, Casartigiani, Claai.

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